Life as a Semi-Colon – dal blog di Charley, un racconto pieno di VITA Traduzione EN>IT


Il testo che sto per condividere questa volta ha qualcosa di speciale. Alla fine anche voi lo capirete..! E’ tratto da un blog che ho scoperto per caso, così come per caso si fanno spesso gli incontri migliori della vita. E’ il blog di una donna, di una mamma, di una moglie, di una figlia e di un’amica con una forza straordinaria dentro di se. Si chiama Charley ed ha creato il suo blog dal titolo Life as a Semi-Colon non per coltivare qualche sua passione, ma come un diario aperto per condividere l’esperienza che gli cambiò ad un tratto il corso della sua vita. E’ la storia di una donna che all’età di 35 anni scopre di avere un tumore. Ma quello che rende prezioso questo blog è il fatto che nei suoi post non si parla della malattia come una sconfitta, come una sofferenza insuperabile, anzi è tutto il contrario…Il tono positivo, di speranza e di determinazione di Charley è talmente forte, che diventa contagioso per chi legge. Ho deciso di tradurre questo racconto, perché per me tradurre è trasmettere, è condividere un messaggio, dei pensieri e sicuramente anche dei sentimenti. Dopo due lunghi anni non facili lei purtroppo non è riuscita a sconfiggere il suo nemico, anche se ci ha creduto fino in fondo, però nel suo intento di rendere omaggio alla vita attraverso questo blog sicuramente ha vinto. Il fatto che continui a far parlare di se, dimostra la sua presenza. E’ stato un vero privilegio per me poter tradurre le sue parole! Good bye Charley!

∼ ∼ ∼ ∼ ∼ ∼ ∼ ∼ ∼ ∼ ∼ ∼ ∼

Mercoledì, 6 agosto 2014

Il mio anno guadagnato

Moms-hug-by-Gordon-820x546
– Mom’s Hug by Gordon (Flickr CC BY-SA 2.0)

Ho appena festeggiato il mio 36° compleanno. I 36 anni non sono generalmente destinati ad essere un compleanno speciale ed uno di quelli che tanta gente immagina di compiere e a malapena accorgersi. I 36 non sono certo degni di palloncini, bandierine e una grande festa. Tranne per me, lo sono. Il 36 non è un’età che mi aspettavo di raggiungere. Per questo sono felice di considerarmi trentenne, quasi alla seconda metà dei trenta. Rughe? Sì grazie! Arrotondamenti di mezza-età? Sarei contenta di avere un largo girovita! Capelli brizzolati? Dove devo firmare? Abbraccerò ogni segno che dimostra che sto invecchiando, perché significa che sono sopravvissuta appena un po più a lungo.

Sono stata felice di compiere i miei 35 anni e di festeggiare con tanti amici. Quest’anno è stata una vicenda molto più tranquilla, una piccola festa con i miei amici più cari a Londra (questo comportò a rimanere svegli oltre le 9.30 di un sabato sera. Dato che la maggior parte di noi ha piccoli bambini a casa, questa uscita è stata di per sé degna di una celebrazione), dopo giù a Devon per una cena in famiglia. E mentre quelli di voi che mi conoscono, sanno che non mi piace guardare al passato, ma concentrarmi sul futuro, spero mi permettete di concedermi un riassunto di quello che è stato un inaspettato anno guadagnato.

Il mio primo traguardo è stato accompagnare mio figlio al suo primo giorno di scuola. Eravamo così emozionati a guardare D iniziare questo nuovo e importante capitolo della sua vita (anche se dubito che lui lo ricorderà, così come non lo ricordo io) che siamo arrivati persino prima che la scuola aprisse! Questo successe altre due volte durante l’anno scolastico prima che i veri ritmi della Famiglia Kitley fossero svelati e la vista di R e mia correre verso i cancelli prima che si chiudessero divenne un immagine più familiare! Vedere D prosperare a scuola durante l’anno è stata una gioia immensa. E’ in grado di leggere e ogni sera, mi siedo sugli scalini, ascoltandolo leggere a suo padre e alla sorella. R ed io non possiamo più sillabare le parole e non possiamo saltare qualche frase quando leggiamo a lui, D ci corregge subito.

A ottobre, R mi portò a Roma, una città che ho desiderato fortemente di vedere in tutta la mia vita. E’ stato il weekend più speciale, immerso nel cibo, nella cultura e nella storia italiana. Mi è piaciuto tanto ed ero contenta che finalmente l’avevo spuntato dalla mia lista.

L’anno giunse al termine con me che mi trovavo nel posto che più amavo al mondo – in un tranquillo, lontanissimo villaggio francese nelle Alpi, che guardava sul lago Lemàno. Qui mi sento sempre al sicuro, tranquilla e rilassata e i bambini semplicemente adorano l’idea di essere sulle montagne, sciando, costruendo pupazzi di neve e comprando i loro morbido pane al cioccolato ogni mattina. Abbiamo accolto l’Anno Nuovo là insieme ad alcuni meravigliosi amici e considerato come il miglior inizio dell’anno.

Abbiamo spuntato altri due compleanni, incluso i 4 anni di L (io fui dimessa da un ricovero inaspettato all’ospedale 2 ore prima della sua festa, niente di preoccupante) e i 60 anni di mio papà.

Per dare inizio all’estate e visto che mi sentivo abbastanza bene, siamo intrufolati in spiaggia, vacanza con la famiglia in Grecia. Mattinate rilassanti, facendo colazione sul terrazzo, guardando il sole scaldare lentamente la spiaggia era l’inizio perfetto per giornate di costruzioni di castelli di sabbia, giri in barca, passeggiate a lungomare e spruzzi a bordo piscina. Il miglior modo di chiudere la giornata, era chiedere a D e L senza dubbio di andare al salone libero del gelato con diversi gusti, coperti di brillantini, cioccolato, salsa e dolciumi. Il sogno di ogni bambino ed anche mio senza eccezione.

Dopo un’altro inaspettato ma importante ricovero all’ospedale (infezione al fegato, una cosa fastidiosa) sono stata avvolta in una coperta e riempita di cosi tanti antidolorifici che a mala pena mi ricordo, ho realizzato l’ambizione di una vita, ho visto Rick Astley in concerto. Può essere imbarazzante per i miei amici pensare che non solo io ho pagato per questo, ma anche mi sono divertita tanto, ma non mi importa. Tutti abbiamo i nostri beniamini da ragazzi ed io sono stata bene essere trasportata in camera come una bimba di 9 anni, cantando con la mia spazzola dei cappelli.

Così l’anno guadagnato terminò come ogni anno scolastico – con la giornata degli sport tradizionali. Corsa, salto con la corda e le gare dell’uovo nel cucchiaio sono state tutte animate dai tifosi e momenti di conquiste attraversano i visi dei bambini.

Sicuramente l’anno non è andato completamente liscio. A novembre, ci hanno detto che la mia vecchia chemio di routine non stava funzionando più, così dovevamo provare una nuova combinazione di farmaci. A febbraio, ci siamo accorti che nemmeno questi nuovi farmaci stavano dando risultati, in realtà mi stavano facendo sentire peggio. Abbiamo iniziato la mia ultima cura con medicinali per prolungare la vita, che hanno tenuto il cancro a bada fino all’estate. Adesso dovevamo accettare che avevo terminato i trattamenti medici convenzionali  e ci concentreremo sugli esperimenti che fanno all’ospedale nella speranza di essere idonea a qualcosa, o di niente!

Ho anche passato all’ospedale più notti di quanto avrei voluto con diverse infezioni e problemi di dolori. La morfina è diventata mio amico, ma io odio  i ricoveri all’ospedale, i quali, benché servono a farmi stare meglio, li considero una perdita di tempo prezioso.

Cosa ho dunque imparato da questo anno guadagnato?

Ho visto denti cadere, bici essere guidate senza ruote aggiuntive, entrambi i bimbi sciare e prendere più confidenza con l’acqua. Ho ricevuto biglietti d’auguri scritti a mano e fatto la treccia e L mentre cantavamo insieme “Vuoi costruire un pupazzo di neve?” R ed io abbiamo festeggiato il nostro ottavo anniversario ed io ho esposte le mie statistiche ottimistiche di sopravvivenza. Ho amato, riso, viaggiato, ho curato i ricordi di mia mamma, ma forse più di tutto ho capito il valore straordinario che alcune persone hanno dato alla mia vita.

Spendi più tempo possibile con i tuoi figli. Puoi dare per scontato saper leggere “succo di mela”, ma la prima volta che tuo figlio si accorge di poter leggere è un grande momento per loro. Non darlo per scontato! Crea atmosfere magiche per loro. Dalle impronte ghiacciate di Babbo Natale tratteggiate intorno alla casa la mattina di Natale, alla lettera dalla fatina dei dentini, queste sono occasioni importanti che i tuoi piccoli ricorderanno dalla loro infanzia. 

Fai qualcosa di speciale con i tuoi cari. E’ facile essere intrappolati nella ‘vita’, però a volte bisogna staccare la TV, ignorare il telefono, partire e condividere un sogno. Il mio è stato Roma ed è stato probabilmente il weekend più apprezzato dell’ultimo anno, in cui per un paio di giorni, R ed io ci siamo persi a Roma e mischiati con altre coppie romantiche senza figli. Questo sarà indimenticabile.

Goditi e festeggia l’amicizia. Alcune persone possono venire ed andarsene, ma l’amicizia profonda, incondizionata è inestimabile. Tienila stretta e considera un privilegio avere accanto persone che tengono a te. Io non ce l’avrei fatta l’ultimo anno se non avessi avuto un fantastico gruppo di amici che hanno abbandonato letteralmente  ogni cosa (le cene con i mariti, i figli, le loro vacanze programmate e gli appuntamenti) per venirmi in soccorso. Non passa un giorno senza ricordarmi di che gruppo di amiche fantastiche sono circondata.

Apprezzate l’amicizia, i vostri figli e la famiglia ed ogni giorno che avrete il respiro nel vostro corpo, fatte in modo che sia un ricordo unico.

Con tanto affetto,

Cx 

                     ______________________________________________

S O

  • A bonus year → Anno guadagnato
  • late thirties → verso i quaranta (riferito all’età)
  • indulge → concedersi; permettersi
  • my first biggie → il mio primo traguardo; il raggiungimento di una cosa importante
  • to have a childhood-crush (for sb) → avere una cotta per qualcuno sin dall’infanzia; nutrire grande ammirazione (spesso verso persone famose)
  • drug → medicina; farmaco
  • at bay → a bada ( ex. Keep at bay – tenere a bada / a distanza) 
  • trail   esperimento ( spesso nel campo medico)
  • qualify for (sth) → essere idoneo a; avere i requisiti per
  • fall out → cadere (un dente)
  • stabilisers → ruote aggiuntive (per biciclette) 
  • to plait → intrecciare; fare la treccia (ai cappelli)
  • most importantly → soprattutto
  • take (sth) for granted → dare per scontato
  • go away → partire
  • possibly → probabilmente
  • mingle → confondersi; mischiarsi 

Fonte testo: http://lifeasasemi-colon.blogspot.co.uk/2014/08/my-bonus-year.html

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...