Una mia poesia
Ti osservo mentre dormi beata mia dolce gattina, nel tuo sonno sereno privo di pensieri, e per un momento vorrei essere come te... Ma vorrei essere come te soprattutto quando sei sveglia, quando sei allegra e giocosa e ti diverti con la prima cosa che ti capita fra le zampe. Quando ti voglio abbracciare, ma sfuggi perché in quel momento non ti va, ed io a malincuore imparo ad accettare il tuo spirito libero. Perché non c'è cosa che ami di più della tua libertà, e lo eserciti con così tanta classe che è impossibile non affezionarsi. Hai il tuo bel caratterino e ti fai rispettare, se non si vuole incorrere in qualche spiacevole graffiata. Mi piace come te ne vai dritta anche quando ti si chiama per nome, quando sui tuoi cuscinetti morbidi, ti rifuggi nell'altra stanza in cerca di privacy. Mi piace quando spunti come per magia con il tuo bel musino, quando ti chiamo e non ti trovo, con quello sguardo tenero che vale più di mille parole. Amo il tuo modo di essere grata tutte le volte che ricevi il cibo, e la corsetta buffa che fai ogni volta che nomino "pappa". Amo lo sguardo che hai simile a un maestro saggio, quando ti raccogli silenziosamente all'angolo del divano. Ma più di tutto amo il modo in cui esprimi il tuo affetto incondizionato. Quando la sera ti appoggi sulla coperta vicino a me, mentre leggo. Quello è il tuo posto preferito, da dove per un po' non vuoi fuggire. E' bello vivere spensierati e liberi come te gattina mia. Ma, ahimè, a noi umani, almeno per ora, tutto ciò non ci è concesso. Adela Allajbej