Cari lettori, oggi con grande piacere ed emozione lascerò “la parola” a mio figlio, Antonio, di otto anni e mezzo. Credo che il suo messaggio può essere utile a tanti in quanto rappresenta la voce dei bambini, e a noi adulti può indurci a riflettere.
In un momento di nervosismo durante i compiti per il lunedì, mi dice: “Mamma, dammi un quaderno che voglio scrivere.”
Questo è il racconto che ne è venuto fuori…

Quando mi ha chiesto di leggere questi suoi pensieri era tornato ad un tratto sereno ed era pronto a reimmergersi nello studio. Dopo aver letto il suo racconto gli ho sorriso e mi sono complimentata con lui. Mentre tenevo fra le mani il suo quaderno ho capito che quel gesto tanto semplice e spesso naturale, come la scrittura, lo aveva aiutato a tradurre in parole il suo stato d’animo. Lo aveva aiutato a capirsi, a esprimersi e prendendo una certa distanza, a vedere più chiaro la situazione che l’aveva irritato. A volte basta davvero poco!